Durante un’ intervista Claudio Domenicali, l’amministratore delegato della Ducati dal 2013, ha affermato alcuni dettagli importanti per la crescita dell’azienda: «In un decennio i ricavi di Ducati si sono quasi triplicati, l’anno scorso abbiamo superato il miliardo di euro e siamo arrivati a produrre 60mila moto, un record di volumi, con in totale duemila addetti»
Grazie a questi risultati, l’azienda di Borgo Panigale investirà sul futuro: Nel 2026, in occasione dei cento anni dell’azienda, verrà inaugurata una fabbrica del tutto rinnovata e moderna. Inoltre, le risorse saranno concentrate per riqualificare il loro sito, aggiungendo la possibilità di personalizzare la moto e acquistarla direttamente dalla fabbrica.
Negli ultimi dieci anni, l’azienda ha progettato e prodotto diverse moto allargando la loro offerta, passando dal produrre solo moto sportive a moto di tipologie diverse, sempre però con una linea sportiva.
Claudio durante l’intervista, mette in chiaro diverse cose: Ducati non produrrà ne scooter, ne moto di piccola taglia inferiori alla Ducati Monster.
MOTORE ELETTRICO: novità e miglioramenti
L’azienda ha già sviluppato delle moto elettriche, sperimentandole nella MotoE. Domenicali dichiara che il team si è impegnato in questo ambito per sviluppare una tecnologia e delle competenze che permettessero di realizzare una moto emozionante e performante come deve essere una Ducati.
Il cambiamento climatico è un fattore molto rilevante in questo periodo e Claudio ha parlato di una futura moto elettrica sul mercato, che permetterà di garantire il funzionamento senza emissioni di CO2. Il progetto, dice, è ancora da definire bene, siccome lo sviluppo delle tecnologie relative alla batteria non è semplice, in quanto oggi è la densità di energia delle batterie rende le moto ancora poco autonome.
Già le moto di piccola cilindrata stanno andando verso un modello di mobilità elettrica, con benefici per il traffico nelle città. A livello europeo ci sono delle novità: sta emergendo la possibilità di una differenziazione, questa almeno l’idea dell’associazione dei costruttori europei, fra moto fino a 11 kWh, che dovranno essere solo elettriche a partire da una data da definire, e moto di alta cilindrata, che potranno sondare anche la soluzione dei carburanti sintetici a zero emissioni oltre che l’elettrico.