La Commissione europea ha autorizzato, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, il progetto di acquisizione di VMware da parte di Broadcom, annunciato nel mese di maggio dell’anno scorso.
Arriva il via libera finale nel Regno Unito per l’acquisizione della strategica azienda informatica VMware da parte del colosso americano dei semiconduttori Broadcom. Un’operazione da 61 miliardi di dollari. L’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati (Cma) nel corso della sua indagine approfondita sul takeover ha superato i dubbi iniziali derivanti dal timore di «un sostanziale indebolimento della concorrenza» sul mercato britannico dei beni e dei servizi. L’Unione europea aveva dato la sua approvazione alla fusione il mese scorso e Broadcom ha dichiarato oggi che le autorità degli Stati Uniti non hanno preso provvedimenti per bloccare l’accordo durante il periodo di attesa previsto dalla legge. Il gigante Usa sta cercando di espandersi nel mercato del software per potenziare la propria attività di server e ha già acquisito due società simili, CA Technology e Symantec. Col via libera dell’Uk, ora broadcom si aspetta di poter chiudere l’acquisizione entro il 30 ottobre.
“Broadcom e VMware sono società con sede negli Stati Uniti che forniscono hardware e software utilizzati da migliaia di aziende ed enti pubblici nel Regno Unito – ha commentato Richard Feasey, presidente del gruppo indipendente che ha condotto l’inchiesta di Fase 2 – Anche se il mercato del Regno Unito rappresenta una piccola percentuale delle vendite totali in una fusione, il compito della CMA è quello di esaminare attentamente accordi come questo per garantire che non danneggino la concorrenza nel Regno Unito”.